Sono un libero professionista nel regime dei minimi. Vorrei sapere se le spese sostenute per l'iscrizione all'esame di Stato per dottori commercialisti sono detraibili. Nello specifico, sia la tassa scolastica al centro operativo di Pescara dell'agenzia delle Entrate, che il bollettino di ammissione all'esame all'università? In caso affermativo, la detrazione spetta in che misura?
Alessio SCOTTI - PERUGIA
La risposta è negativa: le spese in questione non sono deducibili per mancanza del requisito di inerenza. Dal quesito sembra desumersi (anche se il lettore non lo specifica espressamente) che il contribuente eserciti un’attività con partita Iva (in regime dei minimi) con un codice Ateco 2007, diverso da quello dei dottori commercialisti (il lettore non ha ancora superato l'esame di abilitazione).La tassa di ammissione è necessaria per sostenere l’esame di abilitazione e non può essere “collegata” all’altra attività esercitata dal soggetto interessato ancor prima di sostenere l’esame. Può trattarsi di un costo relativo ad un’altra attività che sarà svolta, in futuro, dopo il conseguimento dell’abilitazione. Pertanto, almeno in questa fase, non se ne può tenere conto ai fini della determinazione del reddito di lavoro autonomo.
(Fonte Il sole 24 Ore)