Un'azienda privata, operante in Sicilia, vorrebbe procedere all'assunzione di un ex dirigente, ed ex consulente esterno, di un ente pubblico dal quale in passato è stato affidato l'espletamento di prestazioni di serviz,i con o senza gara pubblica.Esiste, nella normativa nazionale o regionale, un divieto temporaneo o assoluto al riguardo?
G. I. - CATANIA
A quanto ci è dato di sapere, non risulta vigente alcun divieto per un’azienda privata di assumere ex dirigenti o ex consulenti di una pubblica amministrazione. D’altro canto, un simile divieto costituirebbe certamente violazione dei principi fondamentali della Carta costituzionale, salvo che non vi siano situazioni di incompatibilità previste da normativa contrattuale aziendale e/o da un codice etico che, in conformità ai principi della legge 231/2001, non consenta l’instaurazione di rapporti di alcun genere con soggetti, già dipendenti pubblici, con i quali l’azienda ha avuto in precedenza rapporti di committenza, esecuzione lavori eccetera.Non sussistono, poi, divieti scaturenti da un eventuale patto di non concorrenza (ex articolo 2125 del Codice civile), che, in ogni caso, potrebbe gravare solo sugli interessati e la cui esistenza, però, non viene nemmeno accennata.Al contrario, è la pubblica amministrazione che può escludere dalla partecipazione ai concorsi, per l’instaurazione di un rapporto organico alle proprie dipendenze, alcune particolari categorie di soggetti, quali coloro che abbiano precedentemente riportato condanne penali.
(Fonte Il Sole 24 Ore)