Indica la progressiva riduzione, da parte della Fed, degli stimoli monetari con cui ogni mese la banca centrale immette liquidità per un ammontare pari a 85 miliardi di dollari attraverso un piano di acquisti di titoli di Stato e obbligazioni garantite da mutui immobiliari. Del tapering si è iniziato a parlare a maggio 2013, quando il presidente della Banca Centrale americana, Ben Bernanke, ha annunciato che un progressivo miglioramento dell’economia a stelle e strisce avrebbe portato ad un primo taglio nel ritmo di acquisto di titoli di Stato da parte della Fed, pari a 85 miliardi di dollari da settembre 2012.
Il tapering è un processo fisiologico e necessario, visto che in un dato momento è necessario porre fine ad interventi di politica monetaria molto espansivi, onde evitare il rischio di bolle finanziarie.