Piazza Affari cede il 2,5% ed è maglia nera in un'Europa negativa. A Milano le perdite sono spalmate su tutti i comparti; quello delle banche cede il 3%. In attesa del passaggio fra vecchio e nuovo ad, Mps è in discesa del 2,4%, mentre nel giorno dei cda di Banco e Bpm sulla fusione, i due istituti perdono il 3%. I titoli che pesano di più sul listino di Piazza affari sono comunque Saipem (-4,7%), Unipol (-4,3%), Telecom (-4,2%) e Azimut (-4,3%). Il più forte è invece Italcementi, che oscilla attorno alla parità. Fra i bancari, male Ubi (-3,87%), Unicredit (-3,7%), Bper (-3,3%), Fineko (-3%). L'andamento del mercato milanese riflette la chiusura negativa a Wall Street di venerdì e l'apertura in ribasso delle Piazze Asiatiche, sui timori dei contraccolpi di un possibile rialzo dei tassi da parte della Fed.
Asia in calo dopo scivolone Wall Street - Borse asiatiche tutte in rosso, sulla scia dello scivolone a Wall Street di venerdì, la giornata peggiore dalla Brexit per il mercato americano. A pesare sui listini è l'ipotesi di un aumento dei tassi da parte della Federal Reserve. La Borsa di Tokyo ha terminato gli scambi in netto calo, mentre aumenta l'instabilità sui mercati finanziari, portando i rendimenti dei bond decennali giapponesi ai massimi in 5 mesi: l'indice Nikkei ha ceduto l'1,73% a quota 16.672 punti. Perdite consistenti anche sul mercato cinese. Lo Shanghai Comp è in calo del 2,4% a 3 mila punti, mentre lo Shenzhen Comp scende del 2,7% a 1.980 punti. Stessa dinamica a Hong Kong, dove l'indice Hang Seng sta cedendo il 2,7% a 23.438 punti.
(ANSA)