Strumento indispensabile per rafforzare la sostenibilità del proprio business: è una delle chiavi di lettura del welfare aziendale, componente complementare al sistema di protezione sociale sempre più diffusa anche nel nostro Paese. L'assunzione di responsabilità verso gli stakeholder e il contesto sociale in cui le imprese operano sono infatti i pilastri delle strategie di rafforzamento della reputazione e dello sviluppo dell'attività economica.
Rossella Sobrero, presidente di Koinètica: "Penso che le aziende più innovative hanno capito che la cosa importante è mettersi in rete con soggetti diversi. Ma anche creare dei pacchetti di welfare gestiti con cooperative sociali o associazioni del territorio, in modo che si abbia un doppio beneficio: le aziende mettono a disposizione servizi per i propri lavoratori e dall'altra si rafforza la presenza e l'attività delle organizzazioni che hanno un ruolo forte per la comunità locale".
Ma un'altra chiave di lettura del welfare aziendale, che non esclude, bensì si integra con il primo, è quello che si focalizza sui benefici immediati di azienda e lavoratori. "Per l'impresa i vantaggi possono essere diversi - prosegue Sobrero - uno è quello di fornire ai dipendenti qualcosa di utile che integra la retribuzione, dall'altro si mette in rete con servizi magari forniti da strutture del Terzo Settore e quindi rafforza il legame con il territorio. Naturalmente un dipendente contento è anche un dipendente più affezionato all'azienda. Quindi diminuisce il turn over, diminuiscono le assenze per malattia o permessi e quindi un vantaggio forte per l'azienda".
Di welfare aziendale e delle sue diverse articolazioni si parlerà anche al Salone della Csr, ovvero della Responsabilità Sociale d'Impresa, in programma a Milano, in Bocconi dal 4 al 5 ottobre. Le 140 aziende partecipanti, racconteranno la propria esperienza sulla sostenibilità e si confronteranno con esperti, studiosi, e uomini di impresa in oltre 60 eventi. Sarà un importante momento di networking da un lato e di approfondimento dall'altro, anche critico. Anche riguardo il nuovo modello di welfare i cui benefici sembrano essere trasferiti dal cittadino al dipendente.
"Quello che lo Stato poteva dare a tutti i cittadini, adesso è più vincolato o alla tua appartenenza ad una impresa oppure nelle situazioni migliori, dove ci sono progetti di welfare territoriale, alla tua presenza su quella determinata area territoriale - conclude Sobrero - D'altra parte però è una risposta ad un arretramento del welfare state. Per cui il problema è non dare nulla o cercare soluzioni alternative?".
Il Salone della CSR e dell'innovazione sociale è promosso da Università Bocconi, Unioncamere, CSR Manager Network, Alleanza delle Cooperative Italiane, Fondazione Sodalitas, e da Koinètica.
(ASKANEWS)