Mondo politico, istituzioni, cittadini rendono omaggio a Ciampi

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Mondo politico, istituzioni, cittadini rendono omaggio a Ciampi
19/09/2016

 E' stato il presidente della Repubblica Sergio Mattarella a rendere omaggio per primo, tra le alte cariche dello Stato, al feretro del presidente emerito Carlo Azeglio Ciampi, nella camera ardente allestita in sala Nassirya a Palazzo Madama. Ad accogliere, una decina di minuti prima delle 16, il Capo dello Stato è stato il presidente Pietro Grasso, a loro si è aggiunto subito un altro "grande vecchio" della nostra Repubblica, il presidente emerito Giorgio Napolitano. Insieme si sono trattenuti in raccoglimento e a scambiare parole di ricordo e di cordoglio con i famigliari di Ciampi: il figlio, la nuora, la nipote, fino a poco dopo le 16, orario ufficiale di apertura della camera ardente al pubblico. Già da qualche tempo lungo il marciapiedi di corso Rinascimento si era formata una lunga fila di persone, disponendosi ordinatamente fuori dal Palazzo, in attesa dei controlli per poter rendere l'ultimo saluto ad un Presidente molto amato dai cittadini, quello che per primo fece dell'incontro con la gente, del riavvicinamento dell'istituzione con il popolo, uno dei segni distintivi del suo mandato. Molti gli anziani tra i cittadini in fila, ma molti di loro accompagnati da nipoti adolescenti, quasi in un passaggio di testimone. In sala Nassirya il feretro di Ciampi, coperto da un drappo di velluto blu notte sul quale era appoggiata una rosa rossa dal lungo stelo, era affiancato dalla corona di fiori inviata da Mattarella con un picchetto di due corazzieri, poco lontano la corona del presidente Grasso e quella della presidente Boldrini, di fianco quella del presidente Renzi. Napolitano si è trattenuto a lungo in raccoglimento, in piedi, a capo del feretro, lasciando solo dopo una mezz'ora la camera ardente.

Fuori, affacciato al cortile d'onore di Palazzo Madama, il passaggio con una guida rossa allestito con i tavoli e i libri delle firme, lo spazio per le altre corone: quella de "La tua città di Livorno", del sindaco di Roma, Virginia Raggi, del presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti, del Pd, del Consiglio superiore della magistratura. Ma anche della Società sportiva Livorno Calcio, la squadra del cuore di Ciampi, insieme ai gonfaloni della Città di Livorno e della Scuola Normale superiore di Pisa, di cui fu allievo.

Dopo Mattarella e Napolitano è giunto a Palazzo Madama il premier Renzi lasciando il Senato dopo un quarto d'ora, e successivamente, a piedi, accolta da qualche applauso tra i cittadini in fila, è arrivata la presidente della Camera, Laura Boldrini. In macchina, poco dopo, è giunto anche il Cardinale vicario di Sua santità, Agostino Vallini. Molte le autorità, di ieri e di oggi, che hanno voluto dare il loro saluto a Ciampi. Impossibile darne un dettagliato elenco. Tra gli altri si possono citare il governatore della Banca d'Italia, Ignazio Visco, il ministro dell'Economia, Pier Carlo Padoan, l'ex ministro Fabrizio Saccomanni, l'ex ministro delle Finanze Vincenzo Visco, il ministro della Giustizia, Andrea Orlando, quello degli Interni, Angelino Alfano, gli ex presidenti del Senato Franco Marini e Nicola Mancino, l'ex presidente della Camera Luciano Violante. E poi Gianni Letta, Giorgio La Malfa, Paolo Cirino Pomicino, Beppe Pisanu, Mario Segni, Francesco Rutelli. E ancora, il sindaco pentastellato di Livorno, Filippo Nogarin, il presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti, una delegazione di Sinistra italiana.

La camera ardente è aperta fino alle 20 e anche domani dalle 9 alle 13. I funerali di Ciampi si svolgeranno lunedì prossimo, 19 settembre alle 10,30 nella chiesa di San Saturnino, nel quartiere Trieste, dove abita la famiglia. Si svolgeranno in forma privata ma la presidenza del Consiglio ha proclamato la giornata di lutto nazionale, con l'esposizione a mezz'asta sugli edifici pubblici delle bandiere italiana ed europea.

 

(ASKANEWS)



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